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Proroga riduzione cuneo contributivo lavoratori dipendenti

Proroga riduzione cuneo contributivo lavoratori dipendenti

Decontribuzioni ed esoneri

di Marinella Perrini

La Legge di Bilancio 2024, approvata dal Parlamento italiano, ha introdotto importanti novità nel panorama fiscale e previdenziale del Paese, tra cui la proroga del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti. Questa misura si inserisce in un contesto più ampio di sostegno ai redditi medio-bassi e interventi a favore delle famiglie e delle imprese. Nello specifico, il taglio del cuneo fiscale-contributivo per il 2024 prevede uno sconto sui contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati (esclusi i lavoratori domestici). I dipendenti avranno diritto ad uno sconto contributivo pari al 7% per le retribuzioni annuali fino a 25.000 euro e al 6% per quelle fino a 35.000 euro. Questo esonero contributivo sarà applicato sulle retribuzioni mensili, a partire da gennaio 2024, fino a dicembre dello stesso anno. Per quanto riguarda i limiti di reddito, il taglio si applica nel rispetto del tetto di 35.000 euro annui, corrispondenti a 2.692 euro su base mensile. Le percentuali di sconto contributivo variano in base all'importo della retribuzione: 6% per retribuzioni fino a 2.692 euro e 7% per retribuzioni non superiori a 1.923 euro mensili. Nessuna riduzione percentuale, invece, oltre la soglia dei 2.692 euro.

Le soglie di retribuzione devono essere calcolate deducendo il rateo di tredicesima mensilità nel mese in cui tale importo influisce sulla base imponibile per i contributi. Questo significa che, quando si determina l'ammontare su cui calcolare i contributi, si deve sottrarre la tredicesima mensilità. A differenza della misura agevolativa prevista nel 2023, l'esonero contributivo parziale di quest'anno non si applica alla tredicesima mensilità. Pertanto, la contribuzione su questa parte della retribuzione è dovuta integralmente, senza alcun esonero.

In termini di impatto sulle buste paga, si stima che il taglio del cuneo fiscale si tradurrà in un aumento medio di circa 100 euro al mese per i lavoratori beneficiari. Questo incremento si affianca alla riforma dell’Irpef, che prevede l’eliminazione del secondo scaglione e l’estensione del primo con una tassazione al 23% fino a 28.000 euro. Per la seconda fascia, che va da 28.000 euro a 50.000 euro di reddito lordo annuale, l’aliquota Irpef sarà del 35%; mentre l’aliquota sale al 43% per la terza fascia, oltre i 50.000 euro.

Nonostante la natura eccezionale di questa misura, l'aliquota utilizzata per il calcolo delle prestazioni pensionistiche rimane invariata. L'insieme di queste misure è indirizzato a sostenere i redditi dei lavoratori e nello stimolare l'economia, soprattutto in un contesto di incertezza economica e di sfide sociali.